La vista è uno dei beni più preziosi per un essere umano.
Gli occhi, infatti, possiamo considerarli una “porta” del cervello. Colori, forme, paesaggi, opere d’arte, comunicazione non verbale. Una buona parte delle informazioni che la nostra mente elabora passa dalla vista. Questa giornata, che si fa portatrice di questo messaggio di vitale importanza, rappresenta l’evento annuale dedicato alla prevenzione dei problemi che colpiscono i nostri occhi. L’uso quotidiano della vista, induce a sottovalutare i rischi e considerarla invulnerabile. Secondo le stime degli esperti, nei prossimi decenni il numero di persone con problemi legati alla vista potrebbe triplicare. Soltanto quando insorge una criticità infatti, ci si rende conto di quanto la vista sia indispensabile nel compiere le azioni più significative della vita quotidiana. Per dare un’idea della vastità del problema, basti considerare che nel mondo secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, 2,2 miliardi di persone hanno problemi di vista legati a patologie importanti. Di questi, 1 miliardo ha problemi che avrebbero potuto essere prevenuti e contrastati con una buona attività di informazione ed educazione alla popolazione. Circa 2,6 miliardi di persone soffre di miopia, un difetto visivo che colpisce, inoltre, 312 milioni di ragazzi sotto i 19 anni. Ben 1.2 miliardi di persone hanno bisogno d’occhiali. La miopia non va assolutamente sottovalutata perché risulta in costante aumento nel mondo. L’analisi dei dati non è per niente incoraggiante. Infatti basti pensare che circa 196 milioni di persone convivono con il problema della degenerazione maculare legata all’età; 146 milioni di persone convivono con la retinopatia diabetica; 76 milioni di persone convivono con il glaucoma; 277 milioni di persone convivono con miopia molto grave, elevata. Per non parlare del fatto che secondo i risultati di uno studio condotto dai ricercatori dell’Università del Michigan, entro il 2050 addirittura metà della popolazione mondiale sarà miope. Le cause della miopia non sono ancora completamente comprese ma fra di esse, oltre a una predisposizione genetica, c’è sicuramente la minor esposizione alla luce del sole e l’utilizzo massiccio di tutti quei dispositivi che obbligano alla visione ravvicinata (smartphone, tablet, videogiochi portatili e computer), che comportano uno stress visivo importante sin da piccoli. Trascorrere ore e ore con gli occhi fissi davanti a uno schermo, in ufficio o a casa, per lavoro o nel tempo libero, provoca inevitabilmente un problema alla vista, un disturbo che si può e si deve prevenire. Secondo il Prof Savaresi, Primario Unità Operativa Oftalmologia Policlinico San Marco – Zingonia a Bergamo queste malattie possono essere prevenute grazie a controlli periodici. Se da un lato, infatti, le tecniche per curare sono in continuo miglioramento, grazie anche alla tecnologia, dall’altro la prevenzione rimane l’unica arma per intervenire in tempo e salvaguardare gli occhi, anche a lungo termine. Le visite periodiche sono essenziali al fine di assicurarsi un futuro sereno dal punto di vista della salute oculare. Il prof. Savaresi ribadisce che la maggior parte delle malattie che causano cecità o ipovisione possono essere curate o arginate solo se si interviene in tempo. Inoltre non bisogna sottovalutare sintomi diffusi come l’occhio secco e lo stress visivo. Per una corretta prevenzione si consiglia di effettuare una visita oculistica entro i primi 3 anni d’età. A partire dai 40 anni le visite vanno effettuate ogni due anni. Mentre per gli over 60 il controllo è previsto una volta l’anno. Chi ha avuto interventi agli occhi o presenta malattie oculari dovrebbe invece visitare uno specialista almeno una volta all’anno