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Le cause che possono determinare un arrossamento oculare, il cui termine medico è iperemia, sia negli adulti che nei bambini sono svariate. Gli occhi arrossati dipendono dalla sclera, quando i vasi sanguigni irrorano in eccesso la congiuntiva, la membrana della parte anteriore del bulbo oculare.

Si può distinguere un arrossamento dell’occhio di tipo transitorio, che dura un paio di giorni, e che generalmente non ha conseguenze rilevanti, da un l’arrossamento persistente o ricorrente. In quest’ultimo caso è bene consultare subito un oculista. Il caso più frequente è l’eccessiva stanchezza degli occhi, per esempio dopo una giornata passata davanti al pc. Occhi che prudono, gonfi, che lacrimano, magari al risveglio, con secrezione, anche nei bambini.

L’arrossamento può essere dovuto a infezioni virali o batteriche, a lesioni o traumi, ad allergie, a una pressione oculare alta, all’uso prolungato di lenti a contatto o a irritazioni che possono colpire le diverse strutture oculari. La causa più comune di arrossamenti agli occhi è la congiuntivite, un problema che può avere cause batteriche, virali, allergiche o irritative. La congiuntivite solitamente non richiede trattamento medico, ma a volte si combatte con colliri antibatterici o farmaci antiallergici che solo il medico può prescrivere.

Se il problema è la stanchezza, il sovraffaticamento della vista, oppure agenti atmosferici, basterà riposare e usare un collirio rinfrescante (ad esempio alla camomilla) all’occorrenza, o di lacrime artificiali.

Si consiglia anche di evitare le lenti a contatto per qualche giorno. Si possono alleviare i fastidi applicando ogni tanto delle compresse tiepide di garza sterile imbevute di infuso alla camomilla, che ha un buon effetto decongestionante e lenitivo. Anche i tamponi di ovatta freddi possono risultare efficaci per contrastare arrossamento e prurito.

In ogni caso se il fastidio o l’arrossamento persistono per più giorni, o si acuiscono in poco tempo è bene consultare subito il medico per una cura farmacologica precisa: antibiotica, antivirale o antinfiammatoria, con pomate e colliri. Se si tratta di congiuntivite allergica, si prescrivono i colliri antistaminici che spengono la reazione immunitaria.